Il senatore a vita contro la monotonia del posto fisso

Lapidaria e significante esternazione del Presidente del consiglio Monti:

Monti: “I giovani devono abituarsi a non avere un posto fisso per tutta la vita, del resto, diciamo la verità, che monotonia un posto fisso per tutta la vita”

Non voglio spiegare a Monti che a lavoro non si va per divertimento;

Non voglio spiegare a Monti che se un giorno ti annoi non puoi fare a meno di lavorare;

Non voglio spiegare a Monti che piuttosto è più grave se il datore di lavoro si annoia di te;

Non voglio spiegare a Monti che lui ed i suoi colleghi non hanno la più pallida idea di cosa sia un lavoro ‘normale’;

Non voglio spiegare a Monti cosa significa dover mantenere una famiglia;

Non voglio spiegare a Monti la differenza tra flessibilità e disoccupazione;

Non voglio spiegare a Monti che a 45/50 anni non ti assume più nessuno;

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I lavoratori insultati dal Ministro Brunetta

CHI PROTESTA: gruppo
CONTRO CHI: Lo stato ( disoccupazione/ inoccupazione)
PER QUALE MOTIVO: Diritto al lavoro

ragazzi uniamoci per questa causa raccogliamo quante più persone possibili per farci sentire, organizziamo una protesta o una raccolta di firme per farci vedere che non siamo i loro burattini il governo si deve svegliare!!!

forza ragazzi mettete mi piace alla pagina e fatemi vedere quanto è importante questa causa!!

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Sciopero degli immigrati contro il caporalato.

Oggi Centinaia di immigrati, quasi tutti delle comunità ghanesi e nigeriane, delle province di Napoli e Caserta, protestano contro le condizioni di sfruttamento del lavoro.
Non sono assunti regolari, non hanno diritti, hanno un lavoro ma in una forma da combattere: il caporalato.

Da Wikipedia: Si definisce “caporale” il malavitoso che, al mattino prima dell’alba, si reca nelle piazze dei paesi o nelle periferie delle grandi città per cercare manodopera giornaliera, di solito non specializzata, per condurla nei campi o in cantieri edili abusivi. Per tale servizio i “caporali” pretendono una percentuale del pari al 50-60% dalla paga giornaliera, spesso già molto al di sotto della paga sindacale e frutto di lavoro nero.

Il caporalato è spesso collegato ad organizzazioni mafiose: in Puglia con la Sacra corona unita, in Calabria con la ‘Ndrangheta e in Basilicata e Campania con la Camorra e con la Nuova Camorra Organizzata. Oggi il fenomeno malavitoso del caporalato sembra essere notevolmente incrementato ed esercitato ai danni degli extracomunitari, numerosi sono rimasti gli episodi di sfruttamento di lavoratori italiani, soprattutto in Puglia e Basilicata.

Al caporalato si sono dovuti sottomettere da sempre i lavoratori italiani del meridione.Oggi il loro posto è preso dagli extracomunitari, ma loro hanno il coraggio di fare ciò che gli italiani non hanno mai fatto: protestare apertamente.
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Il lavoro ed il precariato: 2 cose lontane

CHI PROTESTA: francesco ceparano
CONTRO CHI: la politica e i politici tutti destra e sinistra
PER QUALE MOTIVO: il lavoro e il precariato

In questi giorni mi domandavo se era possibile denunciare lo Stato per aver violato in modo palese l’articolo della costituzioni Italiana, che garantiva il lavoro a tutti, ma per lo Stato io un lavoro lo tengo, anche se è un lavoro precario dove non ho stipendio fisso, non ho assistenza sanitaria, non ho assegni familiari (7 mesi l’anno con gestione separata).

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I lavoratori Conversa perdono al gioco delle scatole cinesi

CHI PROTESTA: lavoratori Conversa con il sostegno dell’UILCom
CONTRO CHI: Istituzioni e politica
PER QUALE MOTIVO: Sbocco ammortizzatori sociali per i lavoratori Conversa

C O M U N I C A T O S T A M P A
CRISI CONVERSA, EX GRUPPO VOICITY HOLDING.
TAGLIALATELA, UILCOM-UIL CAMPANIA: VENERDI’ DINANZI ALLA REGIONE AL FIANCO DEI LAVORATORI PER LO SBLOCCO DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI

“La vicenda dei lavoratori di Conversa è una vergogna per questo Paese e per questa Regione, una profonda lacerazione nel mondo del lavoro, una brutta storia che mette a nudo i pericoli a cui sono esposti i lavoratori italiani ed in particolare del Sud e che denota scarso senso del dovere da parte delle istituzioni e della politica tutta”.

Sono queste le dure parole con le quali Massimo Taglialatela, Segretario generale della Uilcom-Uil Campania, annuncia una manifestazione di protesta dinanzi alla Regione Campania a Santa Lucia per venerdì 23 aprile dalle 10 in poi per protestare contro lo stato delle cose che vede, a tutt’oggi, oltre 140 famiglie senza stipendio dal mese di novembre 2009 e da tre mesi in attesa dell’erogazione da parte della Regione dell’assegno di cassa integrazione in deroga, il cui accordo è stato siglato all’inizio del 2010.

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La nuova forma di protesta dei lavoratori

CHIPROTESTA: Lavoratori dipendenti
CONTRO CHI: Datori di lavoro in prossimità di licenziamenti
PER QUALE MOTIVO: tentano di conservare il loro lavoro

Visto che in questo periodo non arrivano proteste dei lettori di questo blog (va tutto bene, possibile ?)  vorrei analizzare una nuova forma di protesta dei lavoratori in pericolo di perdere il posto, che in questi ultimi mesi ha avuto molti imitatori.

Sto parlando di quei lavoratori dipendenti che, per attirare l’attenzione mediatica su di se, si collocano in posti insoliti, tetti, torri, monumenti,ecc .. per gridare la loro protesta.

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