NO TAV TORINO-LIONE

CHI PROTESTA: GRUPPO DI NO TAV
CONTRO CHI: GOVERNO ED ISTITUZIONI
PER QUALE MOTIVO: FERROVIA ALTA VELOCITA’ TORINO LIONE

LA VALLE RESISTE CON PACIFICA DETERMINAZIONE

I cittadini riuniti in assemblea al polivalente di Bussoleno il 19 febbraio 2010 esprimono piena e fraterna solidarietà a Marinella e Simone, massacrati dalle forze di polizia nel corso di una pacifica protesta contro la campagna di militarizzazione e trivellazione del nostro territorio;
chiedono l’apertura immediata di una inchiesta che porti all’allontanamento dalle forze di polizia di quei militari che si sono macchiati di questa vile aggressione nei confronti di cittadini inermi, donne e giovani unicamente responsabili di difendere la Valle dalla devastazione del TAV;
si attivano fin da ora a raccogliere documentazione fotografica e testimonianze per far conoscere a tutti il quadro preciso della barbara aggressione subita;
chiedono che si proceda subito a promuovere la legge di iniziativa popolare che consente l’identificazione di ogni componente delle forze di polizia in servizio, la responsabilità della catena di comando, l’obbligo di collaborare con i magistrati, la non prescrizione per reati commessi da agenti di polizia durante il servizio.


ribadiscono la necessità di interrompere immediatamente la farsa dei sondaggi, che è anche una palese truffa ai danni della nazione e dell’Europa;
ricordano che la volontà popolare inequivocabile, contro qualsiasi tracciato di nuova linea ferroviaria, si è già manifestata con la petizione popolare di 32 mila firme, raccolte in soli due mesi, e consegnate al Parlamento europeo di Strasburgo il 25 settembre 2007; la stessa volontà popolare è stata ulteriormente rafforzata e confermata dalla manifestazione dei 40 mila del 23 gennaio 2010 a Susa;

Le provocazioni mediatiche che da mesi cercano di falsificare i termini della lotta contro il TAV presentandoci come minoranza violenta soltanto perché affermiamo con forza il NO al TAV e alla mafia, hanno preparato il terreno agli incendi dolosi che hanno distrutto i presidi di Borgone e Bruzolo, sedi aperte e naturali di socialità e democrazia dal basso.

Richiamiamo alla memoria dei più vecchi e all’attenzione dei cittadini più giovani, che la storia del nostro paese, e la Valle in particolare, ha già conosciuto inquietanti analoghi episodi; perché il fascismo arrivò al potere proprio attraverso la distruzione fisica dei luoghi di aggregazione e maturazione sociale, le case del popolo e le cooperative!



Attiva un sostegno a distanza con Ai.Bi.

L’attacco fisico violento da parte delle forze di polizia contro i cittadini che si oppongono alla devastazione della loro Valle, le intimidazioni mafiose che sono culminate nella distruzione dei presidi del popolo NO TAV, vere case della democrazia, devono essere conosciuti anche fuori della Valle, a Torino, in tutta Italia, in Europa!

I Valsusini, e con loro la parte pulita del paese, sanno che il TAV, oltre che essere inutile – la Torino-Lione c’è già e lavora al 30% delle sue possibilità – e devastante, specie in una zona a grande fragilità idrogeologica e già pesantemente infrastrutturata – non porta lavoro.

I Valsusini sanno che i lavori utili sono altri: manutenzione e salvaguardia del territorio, miglioramento del materiale rotabile e del servizio ferroviario per i pendolari, investimenti nelle energie rinnovabili e nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio naturale, storico e turistico della Valle, senza sprechi e corruzione, come confermano i debiti e la devastazione che le recenti olimpiadi ci hanno lasciato.

La difesa della Valle di Susa coincide con la difesa della democrazia.
La Valle di Susa resiste, con pacifica determinazione.



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7 Replies to “NO TAV TORINO-LIONE”

  1. Comitato no tav

    Bugie della StampaPresidio no tav S.Antonino 07/03/2010
    Nausea, è questo il sentimento che pervade oggi in Valle di Susa dopo aver letto i giornali di ieri e quelli odierni.
    I fatti: giovedì fiaccolata rumorosa alla trivella di Buttiglierra. 1000 persone in strada, serata tranquilla, alle 23.30 tutto finito e tutti a casa. Nessun giornalista presente se non qualche fotografo e quelli dei giornali locali che riportano la notizia di una manifestazione pacifica e tranquilla. La mattina i tg radio e i giornali non fanno un accenno. Alle 13.00 la questura indice una conferenza stampa dove racconta l’impossibile: scontri, sassaiole, lanci di bengala, chiodi a tre punte. Come prova porta una foto con un giochino laser puntato e 4 chiodi arrugginiti usati nei cantieri edili e chissà da quanto tempo su quel terreno. (Le foto sono sulla stampa di ieri) Nessuna foto di scontri o di sassaiole. Ma nessun giornalista pensa di verificare le notizie o almeno chiedere delle vere prove che non esisterebbero. Tutti chini a scrivere il volere di polizia e di politici che commissionano.
    Alle esagerazioni ormai ci eravamo abituati, alle invenzioni ancora no. I bengala vengono usati in guerra per illuminare le zone da bombardare. A Buttigliera tuttal’più sono stati scoppiati alcuni petardi che non facevano male a nessuno, solo rumore. Ma è la “sassaiola” quella che colpisce di più, perché inventata di sana pianta.
    Ma Griseri e Numa, prendono per buono le veline della questura e ci montano un caso politico costruito su delle invenzioni colossali. Oggi poi ci si mette Esposito (Pd) che sulla Stampa, supportato da Numa, attacca due persone no tav in modo delirante. Accusati addirittura di vivere alle spalle del movimento. Peccato che entrambi lavorano, pagano le tasse e permettono ai parassiti come Esposito di vivere grazie ai soldi di onesti lavoratori.
    Quanto ai “professionisti della violenza” e dove si “nascondono” vogliamo ricordare che ad oggi abbiamo avuto due feriti molto gravi (Simone e Marinella), decine di contusi e due presidi distrutti. Questo per dirvi che in Valle di Susa sappiamo benissimo chi sono i violenti, da che parte stanno e da chi sono difesi.
    Una cosa però vogliamo rivendicarla e ribadirla. Ogni volta che arriverà una trivella con il suo seguito di militarizzazione ci sarà una reazione come orami da anni capita in Valle. E’ stata e sarà una reazione non violenta ma molto, molto determinata. Chi arriva con la prepotenza e con l’intento di devastare il nostro territorio e il nostro futuro, non può pensare di poter lavorare in pace e senza fastidi. I blocchi, gli assedi, i cortei continueranno ogni qual volta i distruttori arriveranno in Valle.
    E’ chiaro che il nostro intento è quello di impedire o rallentare lo svolgimento dei lavori. Oggi la trivella di Buttigliera è stata smontata con 5 settimane di anticipo dalla scheda tecnica sul sito Torini-Lione e con 10 giorni di anticipo su quanto scritto sul cartello del cantiere. Questo significa che il sondaggio non è stato terminato così come era già successo a Condove. Ulteriore prova della farsa sondaggi.

    Ps: queste righe, come le precedenti, vengono spedite a tutti i giornali e Tv.. Naturalmente non una parola uscirà sulla nostra verità. Pertanto chiediamo a tutti gli uomini e donne di buona volontà,di far girare questo scritto come altri che stanno girando, di stamparli e diffonderli…la verità, quella sì che è rivoluzionaria!

    Comitato no tav Spinta dal Bass – Spazio sociale libertario Takuma

  2. Tex

    Comunicato: 20 marzo TORINO NO MAFIA NO TAV NO CENSURA – Resistenza VIOLA e Resistenza VIOLA PIEMONTE – Movimento NO TAV.
    Resistenza Viola ed il gruppo Resistenza VIOLA Piemonte organizzano il NO MAFIA – NO TAV – NO CENSURA DAY, una giornata in difesa dei diritti costituzionali di tutti i cittadini, contro la mafia che siede in Parlamento, contro opere inutili, dannose per la salute e per l’ambiente, come la TAV, contro la gestione gelatinosa degli appalti e lo spreco del denaro pubblico a beneficio di un’unica casta, mentre la scuola ed il lavoro dovrebbero essere al primo posto nelle priorità del Governo! Il ritrovo è alle ore 14:30 di fronte alla Stazione Porta Nuova, il corteo proseguirà verso C.so Vittorio Emanuele, C.so Cairoli, P.zza Vittorio Veneto, Via Po, Via Accademia Albertina, Piazza Carlina, Via Maria Vittoria, P.zza San Carlo dove si terrà il comizio finale.
    Resistenza Viola è quella parte del popolo viola che vuole rimanere autenticamente apartitica in coerenza con le motivazioni che ne hanno visto la nascita, per rimpossessarsi del concetto di cittadinanza attiva e, come “movimento” esercitare una funzione di controllo, con una comune fonte di ispirazione: la Costituzione, la sua attuazione, contrapposta ai tentativi, ormai neanche tanto velati, di disattendere ai princìpi in essa sanciti.
    Il giorno in cui i partiti torneranno a svolgere la funzione reale di associazioni di cittadini che concorrono allo sviluppo della politica nazionale con metodo democratico e smetteranno di essere un “super potere” altro rispetto a quelli costituzionalmente previsti, non ci sarà più bisogno di questo movimento, se non con una funzione di sentinelle della democrazia. Soccorritori pronti ad agire al primo segnale di rischio.

    Siamo consapevoli che la degenerazione del sistema politico italiano è un fenomeno preesistente all’ascesa politica di Silvio Berlusconi. Corruzione, politica del malaffare, collusione con la mafia, sfruttamento delle risorse “pubbliche” per interessi privati, sono pratiche attuate a danno dei cittadini da destra e sinistra talvolta in egual misura. Oggi la situazione è tale da rappresentare una vera emergenza democratica!

    Siamo purtroppo rappresentati da una “casta” spesso collusa con la mafia, e la battaglia dei NO TAV da 21 anni è emblematica di questa situazione e del livello raggiunto dal nostro Paese.

    Il 20 marzo sarà a Torino la giornata NO MAFIA = NO TAV = NO CENSURA, per dire NO alla “CASTA”, perché come rivelato dal libro “Corruzione ad Alta Velocità” di Ferdinando Imposimato , ex magistrato, questo scandalo che dura da 20 anni è emblematico dell’alleanza tra ceto politico e grandi imprese, di questa gestione occulta delle società a capitale pubblico che sta privando l’intero sistema Italia delle risorse economiche che servirebbero per le grandi priorità del Paese: il LAVORO, la SCUOLA, la salute dei cittadini e l’AMBIENTE.

    Il 20 marzo sfileranno in corteo, con partenza alle 14:30 dalla stazione di Torino Porta Nuova, migliaia di cittadini liberi che porteranno, insieme al NO MAFIA = NO TAV = NO CENSURA, ciascuno le proprie istanze, la richiesta di una gestione della cosa pubblica per il bene di tutti, investimenti nella scuola e a favore di politiche per il lavoro.

    Un’altra Italia è possibile, un’Italia nella quale si possa smettere di chiedere la legalità ed esigere più moralità dalla classe politica. Un’Italia nella quale i giovani possano sperare di avere un futuro, con un modello di sviluppo sostenibile, con finanziamenti nelle fonti energetiche rinnovabili. Un’Italia nella quale la verità trovi spazio sui media che devono tornare a fare informazione libera. Un’Italia nella quale non si debba più assistere alle violenze come quelle avvenute a Coldimosso la sera del 17 febbraio 2010. Un’Italia dove giustizia, libertà, uguaglianza e solidarietà non siano solo princìpi espressi sulla carta ma realizzati dall’intero Paese.

    Come è nata l’unione di RESISTENZA VIOLA con il Movimento NO TAV?

    “Dopo il 5 dicembre il nostro gruppo è andato avanti, dopo i No a Berlusconi sono arrivati i SI’, i grandi temi sui quali vogliamo impegnarci per cambiare radicalmente questo paese riscoprendo i valori come la solidarietà e la moralità (ben più alta della legalità) che sembrano ormai essere dimenticati.

    Non succede all’improvviso. Non capita per caso. Nella storia di ciascuno di noi ci sono evidenti segnali di una continua ricerca di questi valori, ciascuno di noi li porta dentro nei pensieri e nelle azioni di una vita. E riconosce nell’altro lo stesso spirito, la stessa sensibilità, una grande passione per l’umanità.

    Non succede per caso, ma quando succede ci si avvicina volentieri ad altri movimenti. Nel nostro gruppo viola da sempre abbiamo avuto la fortuna di avere attivisti del movimento NO TAV. Per molti la questione TAV era una novità, ma non per me. Da anni seguo, grazie alla rete e a cari amici sempre in prima linea, le vicende terrificanti legate a questa inutile e devastante opera, storie e verità da sempre censurate perché la torta TAV è spartita dalle forze di destra e di sinistra, in egual misura.

    Ma più di tutto, storie di persone che hanno saputo riunirsi intorno a qualcosa di più grande di un ideale, intorno ad una lotta e ad un nemico che ha militarizzato il territorio per depredarlo, sfruttarlo per logiche di profitto, e da questa resistenza, quasi per caso, in 21 anni ne è scaturito un movimento che oggi possiamo definire un vero e proprio laboratorio di democrazia.” (Simonetta Zandiri, uno dei promotori di Resistenza Viola Piemonte)

    Una domanda ad Alberto Perino, uno degli esponenti NO TAV: “Perché manifestare il 20 marzo a Torino con la Resistenza Viola?”

    “Perché gli obiettivi sono comuni: NO TAV, NO MAFIA, NO CENSURA, NO CASTA, SI ALLE PICCOLE OPERE DIFFUSE, SI AL POTENZIAMENTO DEI TRENI per i PENDOLARI, SI ALLA MESSA IN SICUREZZA DEL TERRITORIO, SI ALLA SCUOLA PUBBLICA, SI ALLA SANITA’ PUBBLICA, SI ALLA RICERCA, SI ALL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA NEL CAMPO DELLE ENERGIE RINNOVABILI.

    Tanti SI in favore dell’occupazione del benessere reale dei cittadini, pochi NO ma fondamentali contro l’assalto allo Stato e alle sue finanze contro chi non vuole che i cittadini siano informati (ricordate il piano RINASCITA di Licio Gelli e della P2?) che i cittadini abbiano un reale livello di istruzione e non siano imbambolati e lobotomizzati da una televisione spazzatura.

    Per questo vogliamo scendere a Torino in tanti con le nostre bandiere e con i nostri obiettivi, che sono nell’interesse di tutti e non solo in difesa della nostra terra.

    Ventun anni di lotta e di radicamento sul territorio ci hanno dato un patrimonio di conoscenze di idee e di lotta che non potrà essere scalzato.

    Ricordate: lottiamo anche per voi, per il vostro futuro e per il futuro dei vostri figli.”

    Alberto Perino (un nonno NO TAV)

    Il Corteo attraverserà il centro di Torino, dalla Stazione Porta Nuova (partenza ore 14:30) percorrerà C.so Vittorio Emanuele II, C.so Cairoli, Via Accademia Albertina, Piazza Carlina, Via Maria Vittoria, Piazza S. Carlo, dove si terrà il comizio finale.

    Si prevedono gli interventi di:
    – Claudio Cancelli – Mafia e Grandi Opere
    – Alberto Perino – NO TAV
    – Giovanni Vighetti: la strategia della tensione
    – Bruno Faggiani: TAV – LAVORO – MAFIA

    Hanno aderito alla manifestazione:
    – Movimento NO TAV
    – Coordinamento delle Liste Civiche della Comunità Montana Valli di Susa e Sangone
    – AntiTavAction
    – Le Agende Rosse Torino
    – Movimento 5 Stelle Piemonte

    La nostra pagina su Facebook:
    http://www.facebook.com/pages/No-Berlusconi-Day-Piemonte/315013220028?ref=nf

  3. No Tav sopra le rotaie

    siete dei buffoni ***. miopi *** e montagnoli.
    voi la democrazia non sapete cosa sia. vi hanno sempre insegnato che basta scendere in piazza in alcune migliaia di persone per arrogarvi il diritto di considerarvi la vera rappresentazione della volonta’ dei cittadini. gli altri non contano. chi non si esprime perche’ semplicemente favorevole non conta. la torino lione sara’ fatta, e personalmente spero che crei i maggiori danni possibili a tutte le case dei no tav. ***.

    Commento semi-censurato da Admin. Primo perchè era tutto in maiuscolo, poi perchè era inutilmente offensivo. Non l’ho cancellato perchè comunque esprime un punto di vista che esiste nella realtà italiana

  4. Tex

    Si puo’ anche essere favorevoli, ma ci vogliono delle ragioni serie, motivate e non da semi-fascista.
    Basta pensare che non hanno neanche fatto l’analisi costi/benefici per quest’opera….
    Un qualunque imprenditore che si appresta a fare un acquisto o aprire una nuova sede si fa due conti prima di iniziare…….

  5. Tex

    In un paese normale una persona come Virano sarebbe stato rimosso dal suo incarico senza che nessuno battesse ciglio. Da noi continua a rubare uno stipendio pagato dalla collettività.
    Ricordiamo le sue ultime esternazioni: “Sono rimasti due o tre sindaci contrari all’opera, gli altri discutono sul come farla” – “Pochi facinoroso continuano ad opporsi” – “Il Tav porterà un valore aggiunto al territorio” – “Non esistono problemi di salute con il nuovo progetto”.
    La verità è che la stragrande maggioranza dei comuni è ormai uscita dall’osservatorio, giocattolo inventato da Virano nel lontano 2006 , nato già zoppicante e definitivamente naufragato a fine 2009. In queste settimane la Comunità montana, seguita da 24 comuni, ha deliberato la netta contrarietà all’opera e al tunnel geognostico della Maddalena di Chiomonte. Il Governo, a queste delibere, risponde che a Roma, nell’incontro con gli enti locali, le istanze della Valle saranno rappresentate da un solo sindaco no tav su 24 escludendo la Comunità Montana E questa è la loro democrazia.
    Quanto alle ricadute sul territorio e ai problemi di salute bisogna andare a leggere il progetto preliminare di LTF: decine di case abbattute compreso una casa di riposo dove lavorano 150 persone, deprezzamento degli immobili fino al 40% e aumento di malati a causa delle polveri almeno del 10%; e ci preme sottolinearlo, sono dati di LTF. Ecco le positive ricadute sul territorio che prometteva Virano: crollo del valore degli immobili, distruzione e malattie!
    Quest’inverno abbiamo già dimostrato di essere capaci di bloccare la campagna sondaggi grazie alla mobilitazione di migliaia di persone. Quei “pochi facinorosi” che parlava Virano oggi sono di nuovo in marcia. Da Chiomonte a Rivalta per arrivare a sabato 9 con la Vaie-S.Ambrogio. Una manifestazione voluta dalla Comunità Montana e dai sindaci e organizzata insieme al movimento no tav.
    Sabato, ancora una volta dimostreremo quanto forte e radicata continua ad essere l’opposizione all’opera.
    Visto come vanno le cose in questa povera Italia, Virano, nonostante le sue bugie e i suoi fallimenti, continuerà a rimanere seduto sulla sua poltrona ad incassare il suo lauto stipendio pagato con i nostri soldi… o chissà forse gli arriverà una promozione, ma almeno si metta il cuore in pace: da qui non passerà mai nessun Tav.

    LA VALLE C’E’ E CONTINUERA’ AD ESSERCI

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