Caso SARAH SCAZZI: sciacallaggio mediatico o diritto di cronaca ?

CHI PROTESTA: Gaspare Serra
CONTRO CHI: La Mala Television
PER QUALE MOTIVO: Caso Sarah Scazzi e la tv spazzatura

Vi scrivo per condividere con voi (e invitarvi a condividere) un articolo che, sull’onda del “clamore” costruito attorno alla vicenda di Sarah Scazzi, denuncia lo “sciacallaggio mediatico” posto in essere, attorno al caso, dai mass media!
Ad Avetrana, l’informazione italiana ha raggiunto il punto più “basso” degli ultimi anni, “spettacolarizzando” oltre ogni limite un dramma reale!

Del caso Scazzi, gettato nel “tritacarne televisivo”, si è fatto una sorta di “polpetta informe” con cui saziare la “curiosità famelica” di milioni di telespettatori (disposti, piuttosto che a deporre un “lenzuolo bianco” sulla vicenda, a chinare la testa “sempre più in fondo” nel pozzo!).
Sono state innumerevoli e “indegne”, inoltre, le speculazioni messe in atto sulla pelle di una giovane vittima, con buona pace:
a- per la “privacy” delle persone coinvolte;
b- per l’immagine di un “minore” (quale era Sarah);
c- e per il “garantismo” (che sarebbe dovuto nei confronti di persone, allo stato, meramente indagate!).
L’impressione, quindi, è che la piccola Scazzi sia stata uccisa “una sola volta” ma violentata “ripetutamente” da una tv “senza scrupoli” a caccia di “visibilità” ed “ascolti”!
Non esiste “giustificazione alcuna” a questa ossessiva ed eccessiva “attenzione mediatica”!



Eravamo convinti che il “limite della decenza” fosse stato già abbondantemente raggiunto col “trattamento mediatico” riservato all’infanticidio di Cogne e superato in occasione dei delitti di Garlasco e Perugia.
Stando alle cronache che giungono da Avetrana, invece, occorre ammettere di essersi clamorosamente sbagliati…
Di fronte l’altare del “voyeurismo” pubblico (e la cassa privata dello “share”!) stiamo assistendo all’ennesima “messa in scena” di un orrore senza fine, ad un’informazione “urlata” che nega ogni forma di “rispetto” nei confronti del dramma di una quindicenne ammazzatta!  Quando, quel caldo pomeriggio del 26 agosto, Sarah Scazzi è scomparsa nel nulla, nessuno si sarebbe immaginato  che il suo caso avrebbe suscitato tanto “clamore”.
Tutto, però, è improvvisamente cambiato (in un certo senso, “degenerato”!) quel 6 ottobre scorso, quando il corpo dell’adolescente pugliese è stato rinvenuto nelle campagne di Avetrana, immerso in un pozzo, dopo la “confessione shock” dello zio, Michele Misseri!
Negli stessi momenti del ritrovamento, in diretta tv, a “Chi l’ha visto” c’era Concetta Serrano, madre di Sarah Scazzi, in collegamento proprio da casa Misseri!
E’ durante la trasmissione che arriva la notizia che nessuno mai si sarebbe aspettato!  Ed è a questo punto, però, che è accaduto “l’inqualificabile”: gli autori del programma, piuttosto che spegnere le  telecamere e avvisare la madre col massimo riserbo delle notizie d’agenzia che pervenivano, hanno deciso di  proseguire la diretta!
Federica Sciarelli, allora, dinanzi lo sguardo pallido, scioccato, pietrificato della madre di Sarah, le comunica in diretta di ritrovarsi nella casa del presunto omicida della figlia!  Costringere la signora Concetta a condividere (anche solo per “interminabili minuti”!) un momento di  comprensibile disperazione (indipendentemente dall’assenza di lacrime, reagendo ogni persona “a modo proprio” alle  emozioni…) davanti l’occhio vigile e ossessivo delle telecamere è stata un’ulteriore, crudele e gratuita “violenza”  ai danni della famiglia Scazzi!
Il risultato auspicato dal programma è stato, ovviamente, raggiunto: “boom di ascolti” e grande visibilità su tutti
i media!
Ma a quale prezzo???



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Trasformato in vera e propria “telenovela non-stop”, gettato nel “tritacarne televisivo”, del caso Scazzi (la cui vita privata, oramai, in molti conoscono meglio di quella del proprio vicino) si è fatto una “polpetta informe” con cui saziare la “curiosità famelica” di milioni di annoiati telespettatori!
Uno Mattina, la Vita in Diretta, Porta a Porta, L’Arena, Mattino Cinque, Pomeriggio Cinque, Matrix, Domenica Cinque, Quarto Grado, Speciale Studio Aperto…
Non c’è stata trasmissione in Italia che non abbia interrotto la propria programmazione ordinaria per dedicarsi quasi “totalmente” al caso mediatico più “in” del momento, realizzando “ore ed ore” di diretta dall’ormai famoso cancello marrone di via Grazia Deledda!
[…]
Inarrivabile “gran maestro” dell’accanimento mediatico si è confermato Bruno Vespa, il quale, non ha resistito alla tentazione di far debuttare in scena un altro suo plastico: quello di casa Misseri (con tanto di palme nane e macchinine!).
[…]
Molti hanno fatto appello al “diritto di cronaca” per giustificare (se non rivendicare!) la campagna giornalistica costruita attorno al caso di Avetrana.
Nessuno può mettere in discussione il diritto di “fare informazione”, anche in presenza di tragici casi di cronaca…
La vera questione, però, è un’altra: cos’è cronaca? Cos’è informazione?
E’ cronaca, ad esempio, anticipare “a tutti i costi” le risultanze delle indagini, avallando “tesi e contro tesi”, col risultato che, nel giro di un mese, è cambiato più volte sia il nome del presunto assassino -prima Michele, poi Sabrina- sia il movente dell’omicidio -prima le molestie dello zio, poi la gelosia di Sabrina- sia il luogo del delitto -prima il famigerato garage, poi l’interno di casa Misseri- che le modalità del delitto -prima per strangolamento, ora per soffocamento)?!
[…]

L’articolo completo sul blog dell’ autore Gaspare Serra, “Panta Rei“, che ha inviato a Chiprotesta.it questo sunto per la pubblicazione .




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2 Replies to “Caso SARAH SCAZZI: sciacallaggio mediatico o diritto di cronaca ?”

  1. marcodamato

    è senz altro sciacallaggio la cronaca è un altra cosa. se poi ci mettiamo i protagonisti che giocano a fare gli attori sin dall inizio lo squallido quadro è fatto.

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