Il potere decisionale del referendum: un diritto da difendere

CHI PROTESTA: Salvatore – admin
CONTRO CHI: Politica italiana
PER QUALE MOTIVO: delegittimazione dei referendum

Il referendum è lo strumento democratico attraverso cui lo Stato, su situazioni particolarmente complesse non tanto dal punto di vista giuridico, quanto da quello morale, chiede ai cittadini quale sia la strada che il popolo vuole intraprendere.

Spesso quando si ricorre ad un referendum il quesito non pone in contrapposizione una scelta giusta ed una sbagliata a priori, ma nell’incertezza di prevedere quale sia quella più corretta e vantaggiosa si chiede quale sia quella più condivisa. Perchè lo Stato è nostro ed i politici sono solo rappresentanti del nostro volere.

In questi ultimi anni il referendum è stato via via svalutato nella sua importanza da politici desiderosi di annullare il potere di volontà della cittadinanza per rafforzare il loro potere individuale ed abbiamo assistito ad inviti illegali a non andare a votare al referendum, a boicottarlo, a sovvertire la volontà popolare.

Questo comportamento è tanto più riprovevole quanto più pare scontato l’esito del referendum. Quando l’opinione pubblica è talmente evidente da rendere scontato la vittoria dei SI al referendum ogni tentativo di annullare il referendum od invalidare i suoi risultati appare come un golpe alla democrazia e l’inizio della tirannia .

Quello che voglio difendere con questo articolo è il diritto di esprimere la propria opinione.

Durante le campagne referendarie, anche in conseguenza del tentativo di far passare il referendum sotto silenzio, si sentono solo le voci di chi propone ed appoggia la consultazione popolare.

Per me, aldilà dell’opinione che posso avere e degli orientamenti per il mio voto, è comunque ugualmente importante andare a votare per il NO.

Il diritto è quello di poter andare a votare e con il proprio voto imporre la volontà ai legislatori. Si o No fa lo stesso, l’importante è esprimere il voto.

Domani si attende il responso della consulta della Corte Costituzionale sull’ammissibilità del voto per il quesito sul Nucleare. La materia è controversa in quanto sembra che le recenti sospensioni del programma nucleare italiano abbiamo di fatto reso inapplicabile il referendum .

Infatti il referendum abrogativo, quello che tra le varie possibilità referendarie è il più utilizzato e contrastato, serve ad abrogare norme di legge vigenti.  Per molti in questo momento non ci sono articoli di legge da abrogare e quindi il referendum che chiede (ancora una volta)  di impedire la costruzione di centrali nucleari in italia sarebbe inutile.

E’ l’ennesimo tentativo di privarci del nostro potere decisionale e protesto fortemente contro questo atteggiamento.

Non mi interessa se di fatto il referendum non produrrà atti legislativi validi. Mi interessa ed anzi esigo che la classe politica ascolti la nostra opinione su un problema così importante.

L’effetto se non sarà quello legislativo sarà comunque di indirizzo e non potrà essere ignorato.

Le schede sono già stampate, gli scrutatori si dovranno comunque presentare ai seggi per gli altri referendum, i soldi sono ormai spesi. Per quale motivo molti si rifiutano di ascoltare la nostra opinione ?

Il referendum abrogativo è una forma di protesta stabilita dalla nostra costituzione. E’ una protesta contro leggi già scritte ed alla ricerca di sostenitori per abolirle.  Non tutte le proteste  sono condivise, ma tutte hanno almeno una ragione di esistere.

Per questo e per i motivi sopra espressi riguardo il nostro diritto a guidare le scelte importanti, nei prossimi giorni pubblicherò le schede dei referendum e sia  le ragioni del Si che le ragioni del No, con l’invito ad andare a votare comunque per non farsi privare del nostro potere decisionale.


About admin-Salvatore

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One Reply to “Il potere decisionale del referendum: un diritto da difendere”

  1. GianniLeonardo

    Riconosco che i quattro referendum abrogativi sono con confusi, complicati e dalle conseguenze inaspettate. Mi aspetto una classe politica più attenta alle esigenze dei cittadini e al momento difficile che attraversa l’economia della nazione. Per protesta andrò a votare ma mi consegnerò una scheda in bianco

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