CHI PROTESTA: Italia
CONTRO CHI: Giappone
PER QUALE MOTIVO: pesca dei delfini
(Notizia ANSA) L’Italia ha presentato oggi protesta formale nei confronti del Giappone per esprimere “costernazione e sentimenti di grande preoccupazione e tristezza dell’opinione pubblica italiana” per la caccia ai delfini, una pratica seguita annualmente da secoli nella baia di Taiji, villaggio a sud di Tokyo, nella prefettura di Wakayama.
A tal proposito, su indicazione del ministro degli Esteri Franco Frattini, l’Incaricato d’affari dell’ambasciata d’Italia a Tokyo, Alfredo Durante Mangoni, s’é recato al ministero degli Esteri nipponico (Gaimusho) dove ha incontrato il direttore generale per l’Europa al quale ha consegnato una missiva di protesta in vista dell’imminente avvio della stagione di caccia.
“Chi ama il Giappone – ha commentato l’ambasciatore Vincenzo Petrone – capisce ancora meno questa assurda tradizione che contrasta con l’immagine di un Paese che è tra quelli che noi amiamo di piu”.
( Leggi la notizia originale sull’ ANSA)
Però per le migliaia di bovini, ovini, suini e polli che vengono uccisi ogni giorno nella stessa Italia non si fa tutto questo chiasso. Quanta ipocrisia.
I polli, gli ovini eccetera sono allevati e cresciuti in gabbie e recinti al solo scopo di nutrirci. Fino a che lo scopo è quello naturale del cibo, da carnivoro non mi sento in colpa.
Uccidere animali liberi crea più problemi di coscienza ed ad esempio sono contrario alla caccia.
I delfini poi sono un simbolo di libertà più che animali come gli altri.