apertura PEC ditta individuale

CHI PROTESTA: lorenzo villa
CONTRO CHI: procedure informatiche fiscali
PER QUALE MOTIVO: apertura PEC ditta individuale

Vorrei semplicemente segnalare la disperazione di un mio vicino di casa, agricoltore sessantaquattrenne, coniugato ma senza figli cui l’associazione agricoltori ha comunicato l’obbligatorietà della apertura di una PEC aziendale.

A nulla sono valse le spiegazioni che gli ho dato perchè, purtroppo, anche se comprensibilmente, non ha nessuna idea di cosa sia un computer, ancora prima di una PEC.

Ciò premesso, vorrei farmi portavoce di tale situazione ove i doveri fiscali, ancorchè condivisi, debbano essere assolti in modi non sempre alla portata di tutti provocando oltre a comprensibili apprensioni, dei sicuri disguidi le cui conseguenze ricadrebbero proprio sui cittdini più deboli.

Grazie. Lorenzo




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3 Replies to “apertura PEC ditta individuale”

  1. admin-Salvatore Post author

    Capisco benissimo il disagio di chi è costretto da un giorno all’altro a confrontarsi con gli strumenti informatici.
    Però è anche giusto che la burocrazia italiana si modernizzi e l’informatizzazione è un passo avanti che porterà anche risparmi e servizi.

    Ma l’associazione agricoltori non è in grado di aiutare il tuo amico ?
    Non può aiutarlo ad aprire una PEC e poi utilizzarla in suo nome per gli adempimenti fiscali ?

  2. lorenzo

    Sono d’accordo sul’uso dello strumento informatico per snellire la burocrazia ma tale scelta non può essere applicata universalmente come nei casi simili a quello indicato ove, nella fattispecie, l’agricoltore ha bisogno del contatto umano e diretto per avere indicazioni e conforto sul da farsi soprattutto in un momento in cui la proliferazione normativa mette in difficoltà anche chi parte da una base culturale medio-alta. Nel caso in esame le associazioni di categoria vengono personalmente contattate un paio di volte l’anno solo per la presentazione delle fatture, le domande per i sostegni finanziari e l’assistenza fiscale. Delegare le associazioni per attività che possano comportare costi (si tratta di redditi al limite della dignità) o che possono sottintendere scelte senza un consapevole convincimento, non credo siano facilmente accettabili, inoltre, le associazioni di tali categorie non mi sembra che si assumano la responsabilità di scegliere in luogo degli interessati difficili da contattare e bisognosi di spiegazioni dirette e chiare.

  3. laurA

    Condivido il commento di ESAGERAZIONE.
    Mettere a disposizione uno strumento non deve essere OBBLIGARE ad usarlo, magari invogliare, favorire, facilitare ma perchè ESCLUDERE che si possa scegliere altro? magari per semplicità, magari per scarso uso, magari per risparmiare….. democrazia è “scelta”.

    (e non comincio neppure a mettere i punti sulle “i” sulla pericolisità della PEC: informatevi in rete, ci sono varie spiegazioni di come funziona ed ha delle pecche tecnico-pratiche non banali! ….. ma noi italiani lo capiremo sempre troppo tardi!)
    ciao

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