Sono passati ben 4 mesi dall’ alluvione del 12 novembre, 4 mesi in cui si sarebbero potute fare molte cose, rassicurare la popolazione, intervenire per la sicurezza, far ripartire Albinia e dintorni e far appartenere al passato quanto successo .
Invece Albinia ed i suoi abitanti si sentono abbandonati, sono abbandonati.
L’appello al presidente Monti: “Firmi il decreto” con cui si chiede finalmente di firmare il decreto per sbloccare i fondi per gli alluvionati sta girando ed incrementando inutilmente. La politica ancora una volta è voltata a guardare i propri interessi mentre la popolazione avrebbe bisogno di urgenti provvedimenti.
Per questo motivi si terrà lunedi 25 marzo una manifestazione per la richiesta urgente della messa in sicurezza del fiume Albegna, aiuti finanziari e defiscalizzazione, perchè ancora oggi senza un piano di emergenza la popolazione e il territorio sono abbandonate a se stesse.
Partirà alle 8,30 la maxi manifestazione pianificata dalle associazioni cittadine e di categoria operanti sul territorio maremmano ed occuperà probabilmente un tratto della Strada Statale Aurelia, il cui progetto di trasformazione in autostrada sarebbe un ulteriore schiaffo che dividerebbe in due paese e paesani .
Saranno presenti anche trattori provenienti da Marsiliana e Fonteblanda per una mobilitazione in massa in un giorno feriale.
L’esigenza di una protesta che arrivi a bloccare il traffico (e forse anche la rete ferroviaria) deriva soprattutto dalle risposte finora disattese dallo Stato. I punti principali sono in primis la messa in sicurezza del fiume Albegna, lo sblocco del 25% dei fondi statali a favore dei privati, la nomina di Enrico Rossi (Governatore della Toscana) commissario speciale per l’alluvione, la sospensione di tutte le imposte per gli abitanti delle zone alluvionate per almeno per 12 mesi e la richiesta al Parlamento di svincolare i fondi inutilizzati dai partiti.