Inefficienza del servizio postale

CHI PROTESTA: Admin-Salvatore
CONTRO CHI: Poste Italiane Spa
PER QUALE MOTIVO: trascura il servizio postale ed altri servizi

Poste Italiane in questo momento è un ibrido tra una società privata ed un ente pubblico.

Poste italiane S.p.A.(Società Per Azioni) è una società per azioni il cui capitale è posseduto al 100% dal Ministero dell’Economia .

E’ nata come ente pubblico il cui scopo era fornire il servizio postale, cosa che fino a tempi recenti ha svolto in assoluto monopolio.

Con il D.L. 487/93, poi convertito in legge 71/94, passò da Amministrazione Autonoma a ente pubblico economico , e poi nel 1998 in Spa ma con la direttiva di migliorare la qualità del servizio raggiungendo anche, tramite una nuova offerta di servizi, il pareggio dei costi di gestione della rete postale.

Poste Italiane svolge comunque ancora un servizio pubblico essenziale e dovrà svolgerlo per legge almeno fino al 2016 (ma prorogabile fino al 2026): il cosidetto “servizio universale“, cioè l’obbligo di fornire i servizi essenziali di consegna di lettere e pacchi.

Piano piano ogni anno che passa in maniera sempre più marcata, Poste Italiane sta disattendendo ai suoi doveri, trascura la consegna di pacchi e corrispondenza e pone scarsa attenzione al cliente che si reca ai suoi sportelli per il servizio postale.

E’ tangibile lo spostamento degli interessi delle poste dal servizio postale al servizio bancario. Lo stesso nuovo arredamento che si trova in tutte le sue filiali fa assomigliare sempre di più le poste ad una banca (senza che vi sia la stessa competenza).

Ma del servizio postale non se ne può fare a meno e solo in poche città e in casi specifici ci si può rivolgere ad altre ditte private per il recapito di piccola corrispondenza. (per i pacchi fortunatamente c’è una conveniente ed efficientissima concorrenza).

Questa trasformazione fatta in nome del profitto la pagano i cittadini con una diminuzione di servizi ed efficienza nelle consegne, aumento dei costi e difficoltà ad usufruire di un servizio che è una funzione fondamentale in tutti gli Stati civili.

Senza entrare nel discorso dell’organizzazione del personale, con sempre meno postini a doversi occupare di zone sempre più grandi, e la strategia di chiusura degli uffici postali nei piccoli centri, con accorpamento in immensi ed ingestibili grandi centri, protesto per i piccoli inconvenienti di organizzazione che mi si presentano regolarmente con poste italiane quale cittadino fruitore del servizio:

  • la posta ormai è consegnata a giorni alterni;
  • anche i piccoli pacchetti non vengono più consegnati al domicilio, ma si viene invitati a ritirarli all’ufficio postale;
  • All’ufficio postale un solo sportello viene utilizzato per la consegna ed il ritiro della corrispondenza. Negli uffici postali più grandi sono comunque contati;
  • il sistema di prenotazione numerico privilegia lo scorrimento della fila per i servizi bancari;
  • anche lo sportello della corrispondenza viene utilizzato per il servizio bancario o di pagamento bollettini ed il rapporto è che solo ogni 3 operazioni bancarie viene chiamata la prenotazione del servizio corrispondenza;
  • in questo contesto diventa difficile anche ritirare velocemente una raccomandata, anche se non ci sono altri in fila allo sportello, ma poi si viene tassati di 0,50 euro per le giacenze superiori a 5 giorni;
  • non si tengono più a disposizione dei cittadini i moduli ed i bollettini in bianco . Anche solo per prendere un modulo da compilare si deve fare la fila (o ci si avvicina ad una cassa aperta tra le proteste di chi sta in fila);
  • per l’invio di una raccomandata od un pacco si viene molestati dal cassiere di turno che pubblicizza e raccomanda l’invio con raccomandata1 o con paccocelere1 anche se più costosi, anche se non siamo interessati a questo tipo di servizio.

Senz’altro ho dimenticato di elencare altri noiosi motivi per cui recarsi all’ufficio postale è diventata una penitenza.

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2 Replies to “Inefficienza del servizio postale”

  1. admin-Salvatore Post author

    Aggiungo uno tra i fastidi più grandi che mi ero dimenticato e che mi è ricapitato giusto questa mattina.
    Vado all’ufficio postale all’ora di apertura . Ho la prenotazione numero 2, ma il numero 1 è già stato servito.
    Ma non vengo chiamato perchè il cassiere si mette a registrare la corrispondenza … Aspetto 10 minuti buoni, il cassiere finisce il suo pacchetto di corrispondenza e invece di chiamare il mio numero per farmi spedire la raccomandata prende un altro pacchetto di corrispondenza da registrare . Me ne sono andato infuriato …
    Capisco che hanno anche quel lavoro da svolgere, ma :
    1- lo fa chi non è alla cassa
    2- posticipano l’orario di apertura al pubblico di 1 ora e con l’ufficio chiuso fanno quel che devono fare.

    Non ci può essere l’orario di apertura al pubblico ed il pubblico lasciato a marcire in fila.

  2. Anonimous

    Vogliamo parlare della commissione assurda di 1€ per ogni ritiro-deposito sulle LORO carte prepagate (postepay)?

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