Minatori di Silius in lotta per il futuro della loro miniera

CHI PROTESTA: minatori Silius
CONTRO CHI: Igea SpA 
PER QUALE MOTIVO: chiusura della miniera

La miniera di Silius, nel sud della Sardegna, è al centro di una protesta da parte dei suoi lavoratori, che temono la chiusura definitiva dell’attività estrattiva. Da lunedì 26 giugno, una trentina di minatori ha occupato due pozzi della miniera, a 300 e 500 metri di profondità, per chiedere garanzie sul loro futuro occupazionale e sul rilancio del settore minerario sardo.

La miniera di Silius, che produce zinco e piombo, è gestita dalla società belga Nyrstar, che ha annunciato lo scorso anno la sua intenzione di dismettere l’impianto entro il 2023, a causa della crisi del mercato dei metalli. La decisione ha scatenato le proteste dei lavoratori e delle istituzioni locali, che hanno chiesto al governo nazionale e regionale di intervenire per salvare la miniera e i suoi 120 dipendenti.

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Il futuro del welfare state italiano

Il welfare state italiano è sotto pressione e ci sono preoccupazioni per la sua fattibilità a lungo termine. le famiglie sono sempre più in difficoltà con la sanità, le pensioni ed il lavoro e le sfide che il welfare state italiano sta affrontando sembrano insuperabili; i piani del governo per affrontarli e il potenziale impatto sui cittadini italiani altrettanto incerti.

Cos’è il welfare state

Il termine welfare state si può tradurre in italiano come “stato di benessere” o “stato sociale”. Viene utilizzato a partire dalla seconda guerra mondiale per designare un sistema socio-politico-economico in cui la promozione della sicurezza e del benessere sociale ed economico dei cittadini viene assunta dallo stato come propria responsabilità.

Il welfare state comprende pertanto il complesso di interventi pubblici (stato, regioni, enti locali) diretti a migliorare le condizioni di vita dei cittadini e in una prospettiva di “contratto sociale” in cui lo stato si assume il ruolo di garante del benessere dei cittadini.

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Superbonus: il settore edile in crisi per il blocco delle cessioni dei crediti

Il settore edile italiano sta vivendo una situazione di grande difficoltà a causa del blocco delle cessioni dei crediti fiscali legati al superbonus e ad altri incentivi per la riqualificazione energetica e antisismica delle abitazioni. Il governo Meloni ha introdotto questa misura con il decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023, con lo scopo di limitare il debito pubblico e le frodi, ma ha provocato una serie di conseguenze negative per i cittadini e le imprese che avevano avviato o programmato i lavori.

In questo articolo vedremo cos’è il superbonus, come cambia nel 2023, quali sono le conseguenze del blocco delle cessioni dei crediti e quali sono le possibili soluzioni per sbloccare la situazione.

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Assegno unico universale per i figli a carico: ritardi e disagi per le famiglie italiane

Chi protesta: Genitori italiani

Contro chi protesta: INPS

Perché protesta: L’assegno unico universale di maggio 2023 non è stato versato

Maggio 2023. Molti genitori italiani attendono ancora il pagamento dell’assegno unico universale per i figli a carico, il beneficio economico introdotto dal decreto legislativo 21 dicembre 2021 n. 230 per sostenere la natalità e le famiglie con redditi bassi e medi.

L’assegno unico e universale dovrebbe essere erogato mensilmente dall’INPS a partire da marzo di ciascun anno e fino a febbraio dell’anno successivo, per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili. L’importo varia in base all’ISEE del nucleo familiare e all’età e al numero dei figli, da un minimo di 50 euro a un massimo di 175 euro al mese per figlio.

Tuttavia, molti genitori non hanno ancora ricevuto il bonifico relativo al mese di maggio, nonostante abbiano presentato la domanda entro i termini previsti e abbiano un ISEE valido. Si tratta di una situazione inaccettabile, che crea disagi e difficoltà a chi conta su questa cifra per arrivare alla fine del mese.

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Hai bisogno di un avvocato? Ecco 5 regole per scegliere quello giusto

Scegliere l’avvocato giusto può essere un compito impegnativo, ma è estremamente importante per garantire che i propri diritti siano tutelati al meglio. Ecco alcuni fattori da considerare per aiutarti a scegliere l’avvocato giusto per la tua situazione.

  1. Specializzazione

 Assicurati che l’avvocato che stai considerando abbia esperienza nell’area legale in cui hai bisogno di assistenza. Ad esempio, se abiti nei dintorni di Bologna e hai bisogno di un avvocato per una questione immobiliare, puoi rivolgerti all’Avvocato Calcatelli

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Studenti in tenda contro il caro affitti: una mobilitazione nazionale per il diritto allo studio e all’abitare

In diverse città italiane, gli studenti universitari fuori sede hanno piantato le tende davanti agli atenei per denunciare il problema del caro affitti e la carenza di alloggi a prezzi accessibili. Una protesta che è partita da Milano, dove Ilaria Lamera, studentessa del Politecnico, si è accampata davanti all’università per “accendere una luce sul problema” e che ha contagiato Roma, Bologna, Firenze, Torino, Cagliari e altre città.

Gli studenti chiedono alle istituzioni di intervenire con politiche e strumenti che garantiscano il diritto allo studio e all’abitare, come il censimento degli immobili inutilizzati da destinare agli studenti, la riconversione di edifici per creare nuove residenze universitarie, l’aumento dei contributi per l’alloggio e la regolamentazione del mercato immobiliare.

Il motivo per cui gli affitti sono cari è legato a diversi fattori, tra cui la scarsa offerta di alloggi pubblici o convenzionati per gli studenti, la speculazione edilizia e immobiliare che fa lievitare i prezzi nelle città universitarie, la crisi economica e sociale che ha ridotto il potere d’acquisto delle famiglie e degli studenti stessi.

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