Una storia di zucchero, dogana, Unione Europea e Stato Italiano

CHI PROTESTA: Ezio Stancich
CONTRO CHI: Lobbies UE saccarifere e Dogane UE
PER QUALE MOTIVO: Malversazioni zucchero UE lobbies e politica

Desidero denunciare dei fatti, che mi portano a scrivere la presente per questione di vita o di morte. Una morte non voluta o dettata da mie colpe, ma decisa a tavolino dai poteri forti, multinazionali che dettano i modi ed i tempi a tecnici e politici statali senza scrupoli, con il beneplacito e la collaborazione di chi inneggia alla giustizia, democrazia, uguaglianza, libero mercato ed Europa.

E’ una storia, quella che mi accingo a raccontare in breve, che sta massacrando la vita già da anni ai due proprietari della società.

Chi ne è già a conoscenza, è tuttora incredulo, sbalordito dagli sviluppi incredibili di una vicenda inventata dal nulla.

La società Agrimpex S.r.l. Import Export (ora s.a.s.), fondata nel 1988 dai soci Ezio e Sergio Stancich, era specializzata nel commercio agroalimentare ed in particolare nel comparto dell’industria saccarifera.

Vantavamo conoscenze e rapporti consolidati pluriennali con molti zuccherifici dell’ex Jugoslavia ora Rep. di Serbia e Rep. di Croazia.

La collaborazione era basata sull’interscambio di macchinari ed attrezzatura industriale italiana da una parte, contro forniture di prodotti zootecnici mangimistici dall’altra.

Nell’anno 2000, dopo l’approvazione della direttiva a sostegno dei Balcani, avevamo ampliato la nostra attività, iniziando ad importare zucchero di barbabietola da Serbia e Croazia, sfruttando il regime di esenzione dai dazi doganali.

Successivamente a tale direttiva era stato siglato tra la UE e la Repubblica di Croazia un “Accordo Interinale”, che andava a confermare il contenuto della direttiva, specificando le normative per i vari ambiti merceologici.

Basandoci su questa nuova possibilità, il nostro fatturato era considerevolmente aumentato, toccando un massimo di circa 50 mil. di Euro nel 2002 e ciò di conseguenza ci aveva portato ad assumere ulteriore personale dipendente.

Nell’ aprile 2002, l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) informò la Commissione, che sulle importazioni preferenziali di zucchero proveniente da alcuni paesi dei Balcani occidentali gravava il sospetto dell’utilizzo di certificati d’origine falsi.

In seguito a tale segnalazione, la Commissione pubblicò un avviso sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea, dove veniva espresso un ragionevole dubbio in ordine alla corretta applicazione degli accordi preferenziali relativi alla zucchero proveniente dall’Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Rep. Fed. di Jugoslavia, Kosovo e Macedonia. Continua a leggere …