Quali sono le ragioni del SI-TAV ?

CHI PROTESTA: NO TAV
CONTRO CHI: IL GOVERNO
PER QUALE MOTIVO: LE 14 RAGIONI del SI TAV

A fronte del Governo e dei partiti politici di destra, sinistra e centro, che sfoderano la spada con 14 ragioni per fare la Torino Lione, il popolo Valsusino resta attonito leggendo le sopracitate “motivazioni”.

UN PO’ DI DIGNITA’ PER DIO!!

E’ uno schiaffo all’intelligenza dei cittadini valsusini che da anni si sentono dire le stesse frasi Slogan “siamo tagliati fuori dall’Europa”….

VOGLIAMO DATI TECNICI; NON I SOLITI SLOGAN!!!

Scrivevo 1 anno fa su questo sito (che ringrazio) che ancora non era stata fatta una analisi costi benefici, EBBENE dopo 1 anno ancora non c’è!!! Continua a leggere …

No TAV si allarga la protesta

Su Chiprotesta.it abbiamo già ospitato le protoste contro la TAV:

nel 2010 NO TAV TORINO-LIONE

a volontà popolare inequivocabile, contro qualsiasi tracciato di nuova linea ferroviaria, si è già manifestata con la petizione popolare di 32 mila firme, raccolte in soli due mesi, e consegnate al Parlamento europeo di Strasburgo il 25 settembre 2007; la stessa volontà popolare è stata ulteriormente rafforzata e confermata dalla manifestazione dei 40 mila del 23 gennaio 2010 a Susa;

nel 2011 Devastazione della Val di Susa

CHI PROTESTA: popolazione della Val di Susa CONTRO CHI: politici sempre piu’ lontani dalle realtà locali PER QUALE MOTIVO: Devastazione di una Valle Il Governo “inaugura” la nuova linea ferroviaria “long cost” Torino – Lione I Comitati No TAV dichiarano lo stato di mobilitazione permanente nelle Valli No TAV con un’attenzione particolare per la Maddalena

Se anche la protesta No TAV è conosciutissima in Italia, il rapporto con gli altri italiani, quelli che non abitano e frequentano la valle, è sempre stato molto distaccato.

Addirittura accanto a chi si mostrava freddo nei confronti della protesta, ritenendola un fatto che non lo riguardasse, c’era chi addirittura additava (e addita ancora) i dimostranti come estremisti che ostacolano il progresso e l’economia.

Parlo al passato perchè adesso mi sembra che ci sia un diverso approccio alla questione No TAV, con la protesta che non è più isolata agli abitanti della Val di susa e zone limitrofe, ma dilaga in tutta Italia, con molta solidarietà a chi più direttamente subirebbe le conseguenze del traforo.

Lo vediamo anche danne notizie odierne: Continua a leggere …

Devastazione della Val di Susa

CHI PROTESTA: popolazione della Val di Susa
CONTRO CHI: politici sempre piu’ lontani dalle realtà locali
PER QUALE MOTIVO: Devastazione di una Valle

Il Governo “inaugura” la nuova linea ferroviaria “long cost” Torino – Lione

I Comitati No TAV dichiarano lo stato di mobilitazione permanente nelle Valli No TAV con un’attenzione particolare per la Maddalena di Chiomonte (dove dovrebbero iniziare i primi cantieri per il Treno Alta Velocità).

Il Coordinamento dei Comitati No TAV si è riunito ieri sera a Villarbasse per valutare le gravi decisioni che sono state assunte a Roma nel corso della riunione del 3 maggio del Tavolo Politico della Torino – Lione.

La risposta dei Comitati No TAV è stata immediata con la dichiarazione di stato di mobilitazione permanente nelle Valli No TAV.

Sabato 21 maggio si svolgerà una marcia di protesta da Rivalta a Rivoli, il calendario di tutte le iniziative in continuo aggiornamento è già sui siti No TAV.

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NO TAV TORINO-LIONE

CHI PROTESTA: GRUPPO DI NO TAV
CONTRO CHI: GOVERNO ED ISTITUZIONI
PER QUALE MOTIVO: FERROVIA ALTA VELOCITA’ TORINO LIONE

LA VALLE RESISTE CON PACIFICA DETERMINAZIONE

I cittadini riuniti in assemblea al polivalente di Bussoleno il 19 febbraio 2010 esprimono piena e fraterna solidarietà a Marinella e Simone, massacrati dalle forze di polizia nel corso di una pacifica protesta contro la campagna di militarizzazione e trivellazione del nostro territorio;
chiedono l’apertura immediata di una inchiesta che porti all’allontanamento dalle forze di polizia di quei militari che si sono macchiati di questa vile aggressione nei confronti di cittadini inermi, donne e giovani unicamente responsabili di difendere la Valle dalla devastazione del TAV;
si attivano fin da ora a raccogliere documentazione fotografica e testimonianze per far conoscere a tutti il quadro preciso della barbara aggressione subita;
chiedono che si proceda subito a promuovere la legge di iniziativa popolare che consente l’identificazione di ogni componente delle forze di polizia in servizio, la responsabilità della catena di comando, l’obbligo di collaborare con i magistrati, la non prescrizione per reati commessi da agenti di polizia durante il servizio.

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