Pandemia Covid – gestione sbagliata

Tutto sbagliato! La via per uscire dalla pandemia non è quella giusta, perché non è lungimirante e non tiene conto dei danni collaterali che crea, economicamente e socialmente.

A Marzo 2020 siamo stati travolti da una situazione inaspettata, grave e di cui non sapevamo gli sviluppi. In quel momento è stato giusto chiudere tutto, istituire il lockdown, proteggere le persone a discapito delle libertà individuali e dell’economia. Eravamo in una situazione in cui non ci siamo mai trovati, non c’era un manuale da seguire e dovendo improvvisare meglio indirizzarsi verso la soluzione che comportava meno rischi.

A Giugno 2020 abbiamo pensato che era tutto finito, che si potesse tornare ad una vita normale e che la pandemia sarebbe stato un ricordo da raccontare ad increduli nipotini.

A Ottobre 2020 ci siamo quindi trovati impreparati, al punto di partenza, ancora in balia di un virus non pericolosissimo in assoluto, ma pericoloso in quanto non affrontato con il giusto approccio. L’errore è stato quello di non credere ad una recrudiscenza della malattia e quindi non usare i mesi estivi di relativa calma per prepararsi all’ondata autonno-invernale.

Da Giugno a Ottobre 2020 il Governo si doveva preparare ad affrontare la malattia e non l’ha fatto.

Come si doveva preparare? Andando a riparare laddove eravamo deboli.

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L’allarmismo del morbillo

Chi protesta: Salvatore

Contro chi: Allarmismo contro il morbillo per giustificare la campagna vaccini

Per quale motivo: Governo, Ministero della Sanità, cause farmaceutiche, medici prezzolati

Il modo in cui si sta cavalcando l’allarmismo sanitario in Italia per sostenere la campagna vaccini è agghiacciante.

Viene costantemente rappresentata un emergenza epidemia che non esiste, come confermato dalla stessa ministro della salute Lorenzin il giorno della presentazione del suo decreto vaccini.

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