La Francia protesta contro la riforma delle pensioni

Sabato, la polizia era in piena allerta in tutta la Francia in occasione del quarto round di proteste contro la riforma delle pensioni del governo. Secondo il Ministero dell’Interno, oltre 960.000 persone hanno partecipato a marce in città come Parigi, Nizza, Marsiglia, Tolosa e Nantes, sperando di mantenere alta la pressione sul governo. Durante la manifestazione nella capitale francese, sono stati conteggiati circa 93.000 partecipanti, il numero più alto di manifestanti contro la riforma delle pensioni dall’inizio delle proteste del mese scorso.

Questa volta, le manifestazioni hanno attirato anche giovani e altre persone contrarie alle proposte di pensione che non erano state in grado di partecipare alle tre giornate di azione precedenti, che si sono svolte durante la settimana lavorativa. Tuttavia, a causa di uno sciopero dei controllori del traffico aereo inaspettato, la metà dei voli da e per il secondo aeroporto più grande di Parigi, Orly, sono stati cancellati sabato pomeriggio.

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Esempi di Democrazia e Riforma Pensioni

CHI PROTESTA: Fabio
CONTRO CHI: Politica e Governi
PER QUALE MOTIVO: Esempi di Democrazia e Riforma Pensioni

Le proteste da avanzare sarebbero moltissime rispetto al dissennato comportamento che i nostri Politici, tutti nessuno escluso, da ormai tanti, troppi anni sino ad oggi hanno applicato ed ancora, Governi Tecnici oppure no, continuamo ad adottare e mantenere.

Da sempre fiero e orgoglioso di essere italiano, in questi ultimi anni mi sto vergognando di esserlo davanti ad un popolo che da anni sta mostrando di non essere all’altezza, senza reagire nelle dovute maniere, per darsi una giusta ed equa guida politica, soprattutto non corrotta e che dimostri di poter risolvere i numerosi problemi che ci affliggono o perlomeno tenti di farlo in maniera trasparente e chiara, cercando di andare incontro alle esigenze del suo popolo che sta soffrendo e reclama giustizia.

Passiamo ad un primo punto : l’Italia è in difficoltà ed è giunta sull’orlo del baratro quasi quanto la Grecia !?! Bene, anzi male, ma l’esimio Prof. Monti, dal quale non mi sono mai aspettato niente di positivo sin dal suo primo giorno di governo tecnico, quando mai avrebbe potuto agire andando contro o penalizzando quelle entità, delle quali costituisce da sempre il faro di riferimento, come le Banche e le Assicurazioni !?! Esempi in questo senso ne abbiamo a sufficenza, ne cito uno, l’ultimo e attualissimo : come è stata giustificata la decisione di esentare le fondazioni bancarie dal pagamento dell’IMU !?! Qualsiasi essa sia non potrà mai reggere alcun confronto e purtroppo esempi di questo tipo se ne possono evidenziare moltissimi altri, assai noti che non vengo a citare poichè ne uscirebbe fuori un vero e proprio trattato.

C’era da risolvere i problemi dell’Italia che era giunta alle soglie di un precipizio, quale migliore occasione per dare un tangibile esempio al popolo italiano di equità e giustizia !?! Intanto il nostro Governo si sarebbe dovuto presentare al popolo con l’attuazione di veri e propri tagli rivolti ad eliminare tutti gli spechi, i privilegi e le superpaghe che tutto il nostro apparato Politico, Governativo e Parlamentare, da sempre gode in maniera sfacciata e oltretutto, a mio avviso oltre a non meritare, non dovrebbero esser nè dovute e tantomeno elargite. Continua a leggere …

riscatto anni laurea e militare a rischio

CHI PROTESTA: medico ospedaliero con due specializzazioni
CONTRO CHI: manovra finanziaria
PER QUALE MOTIVO: riscatto anni laurea e militare

Per svolgere la professione da me svolta (medico ospedaliero specialiata in ortopedia e traumatologia) è obbligatoria la laurea in medicina (6 anni) più la specialita’ in ortopedia (5 anni).

Requisiti che io ho maturato quando la leva era obbligatoria.

 Il riscatto degli anni di universita’ (11) mi constirebbe , pagando, di cessare una cariera usurante ad un’ età ci circa 60 anni.

Diversamente la mia attività lavorativa che comporta turni notturni di 12 ore (20 / 08) terminera’ a 70 anni. Questa è malasanita’ in primis per il personale e rischia di diventarlo anche per i pazienti.
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