Superbonus: il settore edile in crisi per il blocco delle cessioni dei crediti

Il settore edile italiano sta vivendo una situazione di grande difficoltà a causa del blocco delle cessioni dei crediti fiscali legati al superbonus e ad altri incentivi per la riqualificazione energetica e antisismica delle abitazioni. Il governo Meloni ha introdotto questa misura con il decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023, con lo scopo di limitare il debito pubblico e le frodi, ma ha provocato una serie di conseguenze negative per i cittadini e le imprese che avevano avviato o programmato i lavori.

In questo articolo vedremo cos’è il superbonus, come cambia nel 2023, quali sono le conseguenze del blocco delle cessioni dei crediti e quali sono le possibili soluzioni per sbloccare la situazione.

Cos’è il superbonus

Il superbonus è una misura che incentiva l’ammodernamento e la ristrutturazione di edifici e consiste, nella sua versione originaria, in una detrazione fiscale pari al 110% delle spese sostenute per tali interventi. Più precisamente, l’incentivo si applica alle spese di realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Per applicarlo è necessario che l’edificio oggetto di interventi ottenga un miglioramento di almeno due classi energetiche.

Attivo dal 1° luglio 2020, il superbonus è stato istituito dall’articolo 119 del decreto Rilancio convertito in legge e modificato a più riprese negli ultimi due anni e mezzo, fino al suo ridimensionamento dal 2023. Tra le modifiche più recenti, vi sono quelle introdotte con il decreto legge n. 11 del 16 febbraio 2023, che mette una pietra sopra alla cessione del credito e allo sconto in fattura per fruire del superbonus (così come di altri bonus edilizi), lasciando come unica possibilità per i nuovi interventi, la classica detrazione in fase di dichiarazione dei redditi.

Come cambia il superbonus nel 2023

Nel 2023 il superbonus cambia in modo significativo, sia per quanto riguarda l’aliquota della detrazione sia per quanto riguarda le modalità di fruizione. Infatti, il superbonus scende da 110% a 90% per i condomini e le case unifamiliari che avviano i lavori nel 2023. L’aliquota rimane invece al 110% per i soggetti che svolgono attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali, e i cui membri del Consiglio di Amministrazione non percepiscano alcun compenso o indennità di carica, per interventi su immobili rientranti nelle categorie catastali B/1, B/2 e D/4.

Inoltre, dal 17 febbraio 2023 non è più possibile cedere il credito d’imposta derivante dal superbonus (e dagli altri bonus edilizi) a terzi soggetti (banche, assicurazioni, società finanziarie o altri privati) né richiedere lo sconto in fattura al fornitore dei lavori. Queste opzioni erano molto vantaggiose perché consentivano di anticipare il recupero della detrazione senza dover attendere i cinque o dieci anni previsti dalla normativa fiscale. Ora l’unica possibilità è quella di detrarre le spese sostenute in fase di dichiarazione dei redditi.

Ci sono però alcune eccezioni e salvaguardie per i lavori già avviati o programmati prima del 17 febbraio 2023. In particolare, è possibile cedere il credito o richiedere lo sconto in fattura per le spese sostenute nel 2022, purché la comunicazione della cessione o dello sconto sia stata effettuata entro il 31 marzo 2023. In caso di ritardo, è prevista una sanzione di 250 euro e la possibilità di regolarizzare la situazione entro il 30 giugno 2023.

Inoltre, è possibile cedere il credito o richiedere lo sconto in fattura per le spese sostenute nel 2023, purché i lavori siano stati avviati entro il 31 dicembre 2022 e sia stata depositata la Cilas (Comunicazione di inizio lavori asseverata superbonus) entro il 30 settembre 2022. Infine, è possibile cedere il credito o richiedere lo sconto in fattura per le spese sostenute nel 2024 e nel 2025, purché i lavori siano stati avviati entro il 31 dicembre 2022 e sia stata depositata la Cilas entro il 30 settembre 2022 e si tratti di interventi su villette o case unifamiliari.

Quali sono le conseguenze del blocco delle cessioni dei crediti

superbonus lavori bloccati

Il blocco delle cessioni dei crediti ha avuto un impatto negativo sul settore edile, che si è trovato in una situazione di stallo. Migliaia di cantieri sono bloccati perché i proprietari non possono più cedere i crediti d’imposta ricevuti come forma di pagamento dei lavori. Le imprese sono ferme e senza liquidità, le case sono lasciate a metà e scattano migliaia di contenziosi tra padroni di casa, imprese e professionisti. I committenti che hanno investito le proprie risorse economiche in progetti di riqualificazione energetica o antisismica si ritrovano con cassetti fiscali pieni e senza un soldo in tasca. Il settore edile rischia una crisi profonda che potrebbe compromettere la ripresa economica e gli obiettivi ambientali del Paese.

Secondo alcune stime, il blocco delle cessioni dei crediti potrebbe causare una perdita di oltre 20 miliardi di euro di investimenti nel settore edile, con una riduzione del Pil di circa lo 0,8% e una perdita di oltre 200 mila posti di lavoro. Inoltre, il blocco delle cessioni dei crediti potrebbe avere effetti negativi anche sul fronte fiscale, in quanto ridurrebbe le entrate derivanti dall’Iva sui lavori e dalle imposte sui redditi delle imprese e dei professionisti coinvolti.

Quali sono le possibili soluzioni per sbloccare la situazione

Di fronte a questo scenario, si cercano delle possibili soluzioni per sbloccare la situazione. I promotori della manifestazione chiedono un intervento delle istituzioni sui crediti bloccati, che sarebbe possibile tramite le partecipate pubbliche. Alcune società come Enel X hanno annunciato di essere pronte a sbloccare la cessione del credito a breve, grazie alla collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e le banche. Alcune associazioni di categoria hanno lanciato una petizione online per lo sblocco delle cessioni del credito da bonus edilizi, che ha raccolto già 50 mila firme. Alcuni esperti suggeriscono di utilizzare altre modalità di recupero delle detrazioni fiscali, come il modello F24 o la cartolarizzazione.

Inoltre, il governo ha annunciato di voler lavorare su una nuova misura che possa portare, nel settore edile, sostenibilità ed equità. Si tratterebbe di un bonus universale per tutti i contribuenti che effettuano interventi di riqualificazione energetica o antisismica degli edifici, con un’agevolazione calcolata in base al reddito e alla classe energetica raggiunta. Questo bonus universale sarebbe più equo e sostenibile rispetto al superbonus, che ha favorito soprattutto i contribuenti più ricchi e ha creato un mercato distorto dei crediti fiscali. Tuttavia, il governo non ha ancora definito i dettagli e i tempi di questa nuova misura, che dovrebbe entrare in vigore dal 2024.

Il settore edile italiano sta attraversando una fase delicata a causa del blocco delle cessioni dei crediti fiscali legati al superbonus e ad altri incentivi per la riqualificazione energetica e antisismica delle abitazioni. Questa misura ha avuto delle conseguenze negative per i cittadini e le imprese che avevano avviato o programmato i lavori, creando una situazione di stallo e incertezza. Per sbloccare la situazione si cercano delle possibili soluzioni, come l’intervento delle partecipate pubbliche, lo sblocco da parte di alcune società, la petizione online delle associazioni di categoria o l’utilizzo di altre modalità di recupero delle detrazioni fiscali. Inoltre, il governo ha annunciato di voler lavorare su una nuova misura che possa portare, nel settore edile, sostenibilità ed equità: si tratterebbe di un bonus universale per tutti i contribuenti che effettuano interventi di riqualificazione energetica o antisismica degli edifici, con un’agevolazione calcolata in base al reddito e alla classe energetica raggiunta. Questo bonus universale dovrebbe entrare in vigore dal 2024, mentre nel 2023 sono ancora disponibili altri bonus edilizi, come il bonus ristrutturazioni, il bonus mobili ed elettrodomestici e il bonus verde.

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