Truffe Enel, come riconoscerle?

Viviamo in tempi difficili, all’interno dei quali si cerca qualsiasi tipo di via pur di portare la proverbiale pagnotta a casa. Ci avrete fatto caso, impossibile il contrario, che ormai le telefonate sgradite sono aumentate a dismisura, in particolar modo per quel che riguarda l’energia elettrica con il passaggio dal mercato tutelato a quello libero ma anche per tantissime altre questioni. La voglia di inserirsi nel circuito del registro delle opposizioni è comprensibile, d’altro canto a volte anche chi è più preparato, complice un minimo momento di vulnerabilità, ci casca dinanzi a tecniche di persuasione diventate via via sempre più credibili. E invece molto spesso ci troviamo di fronte a delle vere e proprie truffe che non avvengono soltanto telefonicamente ma anche nel vecchio porta a porta, nel tentativo di circuire qualche sprovveduto a cambiare operatore o altro ancora e spillargli contratti che si rivelano dei veri e propri boomerang. Sia chiaro, le compagnie non c’entrano nulla ma sono delle terze agenzie o in alcuni casi dei furfanti che vogliono semplicemente accaparrarsi le commissioni del tuo cambio di operatore. Ma fondamentalmente della tua possibilità di risparmio non gliene frega assolutamente nulla.

venditori truffaldini al telefono

Come riconoscere le truffe telefoniche Enel?

In concomitanza con l’emergenza legata alla pandemia, che ha costretto molte persone, specialmente anziane, a rimanere in casa, sono aumentate sensibilmente le telefonate per proporre passaggi ad altri operatori. Spesso queste telefonate giungono in momenti inattesi della giornata, come ad esempio l’orario di pranzo o di cena e quindi in piena serata, con il tentativo di cogliere impreparato il proprio interlocutore. A quel punto viene comunicato il mancato pagamento di qualche bolletta e vengono offerti dei modi alternativi per saldare il debito comunicando i dati del proprio conto corrente. Il numero del mittente in questi casi non è mai visibile. E vengono richiesti dati personali presenti sulla bolletta che dall’altro lato, in realtà, non conoscono e non possono conoscere. Ecco perché fondamentale non condividere alcuna informazione: nessun gestore, Enel compreso, richiede ai propri clienti gli estremi del conto corrente per il passaggio. Prima di prendere qualsiasi decisione è consigliabile sempre contattare il servizio clienti dell’operatore. Quando si utilizzano, inoltre, siti di confronto tariffe e si decide deliberatamente per il cambio è probabile che altri operatori intercettino il passaggio provandovi a convincere a fare una tappa intermedia con un terzo operatore ancora – spiegandovi come e perché sia necessario – e invitandovi ad inviare via whatsapp i vostri documenti. Questa prassi non esiste per nessuna compagnia, per cui evitare di dar credito a cialtroni.

Come difendersi dalle truffe Enel porta a porta?

Diverse aziende, tra le quali anche Enel Energia, si avvalgono di operatori porta a porta nel tentativo di accaparrarsi nuovi clienti. E fin qui tutto rientra nella legalità. Il problema nasce se l’agente che bussa nella vostra abitazione è in realtà un finto rappresentante della compagnia. Diventa fondamentale quindi conoscere la sua vera identità e quindi deve necessariamente mostrare di essere in possesso di moduli e materiali informativi riferibili all’azienda e il proprio tesserino di riconoscimento con indicazione dell’agenzia incaricata della vendita. In ogni caso non bisogna mai versare somme di denaro a domicilio poiché mai e poi nessuno è autorizzato per legge a riscuotere soldi per Enel Energia o compagnia analoga. Non bisogna mai mostrare alcuna bolletta, dalla quale si potrebbero evincere dati personali. Non si devono firmare documenti lì sul momento ma è sempre preferibile contattare il fornitore documentandosi opportunamente sull’offerta e sulle modalità di allaccio Enel.

È possibile avere delle truffe sulle bollette Enel?

Esistono delle bollette che non sono bollette ma che potrebbero sembrarlo ad un primo sguardo poco attento o superficiale. In realtà sono dei veri e propri tentativi di truffa che mirano a bloccare il nostro computer e i tutti i dati contenuti, con l’obiettivo di richiedere un riscatto per renderli nuovamente disponibili. In casi simili la bolletta viene recapitata anche a chi non è magari cliente Enel e contiene persino diversi errori al proprio interno: ciò che è giusto però è il nome dell’intestatario, che deve stare attento a non cascarci. Non un sistema sofisticato, di fondo, non c’è da scomodare lo schema Ponzi sulle criptovalute. Questo tipo di truffa avviene per lo più via mail. Si invita il destinatario a cliccare su un indirizzo per scaricare la fattura e, a questo punto, si viene indirizzati su un sito clone. Qui il malcapitato viene invitato a scaricare la finta bolletta che, in realtà, è un virus capace di bloccare il computer e i dati. Per sbloccare i contenuti del computer viene quindi richiesto un riscatto. A tal proposito la stessa Enel ha voluto a precisare che le sue procedure non prevedono in nessun caso la richiesta di fornire o verificare dati bancari o codici personali.

Come capire se ci sono state delle truffe Enel sul contatore?

La campagna di sostituzione dei contatori da parte dell’Enel ha spinto qualche malintenzionato ad approfittarsene per perpetrare qualche truffa ai danni soprattutto di anziani. Sono state numerose, infatti, le segnalazioni riguardanti presunti addetti di Enel distribuzione i quali, presentandosi proprio il giorno convenuto per la sostituzione del contatore, cosa non impossibile visto che la società incaricata affigge manifesti sulla pubblica via proprio sulle porte delle abitazioni interessate, sollecitano la firma di modulistica, a loro dire, necessaria alla sostituzione del contatore. In realtà è sufficiente sapere che non occorre alcuna firma o documentazione da presentare e, se il contatore è all’esterno, non occorre neppure aprire la porta. Nel caso in cui ci si è imbattuti in questo tipo di furto, si deve far presto ad esercitare il diritto di recesso che è possibile entro 14 giorni. O affidarsi alle associazioni a tutela del consumatore.

Cosa fare se ci si è imbattuti in truffe telefoniche Enel?

Un sì è di per sé un segno di assenso che può diventare compromettente. Ma la legge, fortunatamente, ci dà anche la possibilità di cambiare idea, salvo rarissime eccezioni, fino a 14 giorni dopo. In più, quando ci si accorge di essere stati truffati, ci si deve rivolgere alle autorità competenti per poter accertare il fatto e prendere gli opportuni provvedimenti. L’indicazione di massima è sempre la stessa: prudenza!

About Chi protesta

Divido la mia vita in blog, dove informo i miei lettori e vengo informato dai miei lettori. Scrivo ciò che conosco, leggo quel che voglio conoscere. Leggi tutti i miei argomenti su blogsdaseguire.it.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizziamo i tuoi dati solo per poter pubblicare il tuo commento. Leggi la pagina della privacy policy per sapere come proteggiamo i dati che inserisci per commentare. I commenti sono protetti da spam da Akismet. Leggi la privacy policy di Akismet per sapere come trattano i tuoi dati.