Studenti in tenda contro il caro affitti: una mobilitazione nazionale per il diritto allo studio e all’abitare

In diverse città italiane, gli studenti universitari fuori sede hanno piantato le tende davanti agli atenei per denunciare il problema del caro affitti e la carenza di alloggi a prezzi accessibili. Una protesta che è partita da Milano, dove Ilaria Lamera, studentessa del Politecnico, si è accampata davanti all’università per “accendere una luce sul problema” e che ha contagiato Roma, Bologna, Firenze, Torino, Cagliari e altre città.

Gli studenti chiedono alle istituzioni di intervenire con politiche e strumenti che garantiscano il diritto allo studio e all’abitare, come il censimento degli immobili inutilizzati da destinare agli studenti, la riconversione di edifici per creare nuove residenze universitarie, l’aumento dei contributi per l’alloggio e la regolamentazione del mercato immobiliare.

Il motivo per cui gli affitti sono cari è legato a diversi fattori, tra cui la scarsa offerta di alloggi pubblici o convenzionati per gli studenti, la speculazione edilizia e immobiliare che fa lievitare i prezzi nelle città universitarie, la crisi economica e sociale che ha ridotto il potere d’acquisto delle famiglie e degli studenti stessi.

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La Francia protesta contro la riforma delle pensioni

Sabato, la polizia era in piena allerta in tutta la Francia in occasione del quarto round di proteste contro la riforma delle pensioni del governo. Secondo il Ministero dell’Interno, oltre 960.000 persone hanno partecipato a marce in città come Parigi, Nizza, Marsiglia, Tolosa e Nantes, sperando di mantenere alta la pressione sul governo. Durante la manifestazione nella capitale francese, sono stati conteggiati circa 93.000 partecipanti, il numero più alto di manifestanti contro la riforma delle pensioni dall’inizio delle proteste del mese scorso.

Questa volta, le manifestazioni hanno attirato anche giovani e altre persone contrarie alle proposte di pensione che non erano state in grado di partecipare alle tre giornate di azione precedenti, che si sono svolte durante la settimana lavorativa. Tuttavia, a causa di uno sciopero dei controllori del traffico aereo inaspettato, la metà dei voli da e per il secondo aeroporto più grande di Parigi, Orly, sono stati cancellati sabato pomeriggio.

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Attivisti per il clima armati di vernice

Mercoledì, attivisti ambientalisti hanno lanciato della vernice contro l’ingresso del prestigioso Teatro alla Scala di Milano, come parte di una serie di recenti proteste svolte in tutta Europa per focalizzare l’attenzione sul cambiamento climatico

La protesta mattutina è arrivata prima del gala di apertura della nuova stagione mercoledì sera, con un’esibizione programmata di Boris Godunov .

Cinque attivisti per il clima del gruppo Last Generation hanno lanciato secchi di vernice sulla facciata dell’edificio e all’interno del portico poco dopo le 7:30. Due persone hanno dispiegato striscioni con la scritta “Last Generation – No Gas and No Carbon“. 

Abbiamo deciso di imbrattare la Scala di vernice per chiedere ai politici che stasera assisteranno allo spettacolo di tirare fuori la testa dalla sabbia e intervenire per salvare la popolazione”, ha scritto Last Generation in un comunicato.

La polizia è arrivata rapidamente sulla scena – dove la vernice rosa acceso, blu elettrico e turchese era schizzata sul marciapiede – e gli attivisti sono stati arrestati e portati via con le auto della polizia. 

Una squadra di addetti alle pulizie della Scala ha quindi iniziato a pulire l’edificio e la vernice non permanente è stata completamente rimossa. 

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La protesta nazionale contro i DPCM per la limitazione del Covid-19

Chi protesta Rania

Contro chi Contro chi decide

Oggetto della protesta Provvedimenti coronavirus

A seguito delle diverse manifestazioni, proteste e disordini registrati a Roma, Napoli, Milano, Torino, Trieste, Cremona, Lecce, Verona, Cosenza, Ferrara, Salerno, Palermo e Siracusa, ho deciso di parlare a nome del popolo italiano dell’insoddisfazione generale provocata dai provvedimenti presi dal governo in materia “covid-19”.

Ci siamo trovati ad affrontare una situazione più grande di noi, di cui tutta Italia ha risentito sotto l’aspetto economico.

Il 30 gennaio 2020, in seguito alla segnalazione cinese di un cluster di casi di Sars-CoV-2) nella città di Wuhan, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale l’epidemia di coronavirus in Cina.

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Referendum taglio dei parlamentari.

Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche degli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari” approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n. 240 del 12 ottobre 2019?

Questo il testo del referendum confermativo del 20 e 21 settembre 2020.

Votando SI diventerà effettivo il taglio dei parlamentari (Camera e Senato)

Votando NO tutto resterà come adesso ed il taglio non ci sarà.

Si tratta di un referendum confermativo perché la Camera lo scorso autunno ha già approvato in via definitiva il taglio complessivo di 345 parlamentari, ma come prevede la Legge in caso di modifiche costituzionali 71 Senatori hanno depositato le firme per richiedere una conferma al popolo italiano.

La legge approvata ha eliminato 345 poltrone totali in Parlamento, che alle prossime elezioni sarà composto da 200 senatori e 400 deputati e quindi  una sforbiciata, a partire dalla prossima legislatura, di 230 deputati e 115 senatori.

Il referendum sul taglio dei parlamentari riguarda anche la Circoscrizione estero: qui i deputati passano da 12 ad 8 e i senatori da 6 a 4.

Se vincesse il “sì”, i senatori a vita non potranno essere più di 5, mentre al momento sono 5 i senatori a vita che ogni presidente della Repubblica può nominare (non è previsto un numero massimo di senatori a vita che siedono in Palazzo Madama). 

Si tratta di un referendum confermativo e quindi non è previsto il raggiungimento del quorum. Non serve un minimo di partecipanti al referendum e vincerà semplicemente chi riuscirà a portare più SI o più NO al quesito.

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Greta Thunberg a Roma – venerdì la manifestazione

Il nome di Greta Thunberg è arrivato in poco tempo ad essere conosciuto a livello mondiale, sia per la sua storia che per la battaglia che porta avanti. L’attivista svedese adolescente è l’ideatrice e la motivatrice di un movimento giovanile mondiale che vuole trovare soluzioni al cambiamento climatico mondiale.

La protesta di Greta arriva a Roma con una manifestazione venerdì 19 aprile in Piazza del Popolo.

Il movimento si è diffuso in migliaia di città in tutto il mondo da quando Thunberg ha iniziato a campeggiare vicino al parlamento svedese a Stoccolma con un cartello scritto a mano: “Sciopero scolastico per il clima“.

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