L’inutile tirannia del Green Pass italiano

The Spectator, settimanale britannico di impronta conservatrice, fondato nel 1828, dedica un lungo articolo al Green Pass italiano, sottolineandone l’inutilità dal putno di vista scentifico e mettendolo a confronto con i numeri dell’epidemia in Gran Bretagna, dove non è stato adottato.

L’articolo originale The pointless tyranny of Italy’s Covid pass puoi trovarlo a questo link.

Qui sotto l’articolo tradotto in italiano. Tutti i crediti naturalmente vanno a The Spectator ed all’autore dell’articolo Nicholas Farrell.

L’articolo va giù duro contro la politica italiana ed i media ‘asserviti al potere‘.

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Super Green Pass in Italia dal 06 dicembre. Cosa fanno gli altri Stati Europei?

L’Italia inasprisce le regole Covid per i non vaccinati con il ‘super green pass’.

L’Italia ha deciso di escludere le persone non vaccinate (ma comunque sane e non positive) dalle attività sociali e sportive, mentre i governi di tutta Europa si affrettano a rafforzare le restrizioni di Covid-19 in mezzo a un numero record di infezioni in alcune parti del continente.

Il “super green pass” italiano entrerà in vigore dal 6 dicembre e richiederà alle persone di dimostrare di essere vaccinate o guarite dal Covid per accedere a cinema, teatri, palestre, discoteche, impianti di risalita e stadi, oltre che per essere servite al chiuso nei bar e ristoranti.

La normativa vigente in Italia e in molti altri Paesi dell’UE consente di avere il tesserino sanitario anche a chi fornisce prova di un test negativo effettuato entro le 48 ore precedenti l’utilizzo dei luoghi ricreativi, regime che è diventato noto come 3G, ma la nuova normativa italiana rimuove la terza opzione. 3G si riferisce alle parole tedesche geimpft (vaccinato), getestet (testato) e genesen (guarito); 2G è vaccinato o guarito.

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Lavoro e Green Pass: diritti e doveri in contrasto

Il Green Pass è un certificato digitale o cartaceo che dimostra che le persone sono state vaccinate, risultate negative al test o guarite dal covid-19.

Il Green Pass, o certificazione verde , è stato introdotto per la prima volta a giugno ed è stato originariamente utilizzato per viaggiare all’interno dell’UE e per facilitare l’accesso a grandi eventi come matrimoni o per visitare case di cura.

Tuttavia durante l’estate l’ambito del Green Pass – che non si applica ai bambini sotto i 12 anni – è stato ampliato progressivamente, ed è stato aggiornato più volte. Il pass è attualmente richiesto per i pasti al coperto nei ristoranti, i viaggi nazionali a lunga distanza, una serie di attività culturali, ricreative e sociali come musei, piscine,  discoteche.

Per quanto riguarda la richiesta di green pass per recarsi a lavoro finora è stato richiesto per scuole e università e anche se il provvedimento era già lesivo del diritto al lavoro è passato abbastanza in silenzio rispetto alla sua portata..

Ma adesso, con l’estensione del green pass obbligatorio per ogni accesso al lavoro 23 milioni di italiani sono interessati dall’entrata in vigore delle nuove regole del Green Pass dal 15 ottobre.

Tutti i lavoratori in Italia devono avere un Green Pass a causa delle nuove controverse restrizioni introdotte dal governo italiano.

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L’Italia è il primo Stato in Europa a richiedere un certificato sanitario (greenpass) ai lavoratori

Il Consiglio dei ministri italiano giovedì ha reso obbligatorio il certificato sanitario Covid-19 per tutti i dipendenti del settore pubblico e privato nel tentativo di aumentare la copertura vaccinale e mantenere bassi i tassi di infezione.

La legge, che richiederà a tutti i lavoratori di dimostrare di essere vaccinati, guariti o avere la prova di un recente test negativo al coronavirus, entrerà in vigore il 15 ottobre.

Stiamo estendendo l’obbligo del ‘pass verde’ a tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato“, ha detto in conferenza stampa il ministro della Salute Roberto Speranza, dopo che il governo ha preso la decisione giovedì sera. “E lo stiamo facendo per due motivi fondamentali: rendere questi luoghi più sicuri e rafforzare la nostra campagna di vaccinazione“, ha detto Speranza.

Mentre è ormai assodato e di parere comune che il greenpass non rende più sicuro il luogo di lavoro, sicuramente invece darà una grossa spinta alla vaccinazione, che comunque in Italia ha già raggiunto livelli superiori a qualsiasi altro stato europeo. Non si capisce quindi quando dovrebbe finire questa corsa alla vaccinazione se in altri Stati una vaccinazione del 60% della popolazione è stata ritenuta sufficiente per salvaguardare la salute pubblica.

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