La Bielorussia ha inviato migliaia di migranti disperati al confine con la Polonia nel tentativo di inimicarsi l’Unione europea per le sanzioni imposte lo scorso anno, sulla scia della brutale repressione del presidente bielorusso Alexander Lukashenko nei confronti di oppositori politici e manifestanti.
Migliaia di iracheni e siriani sono recentemente volati in Bielorussia, attirati da un pacchetto “turistico” che prometteva loro un passaggio illegale ma facile nell’Unione europea. Quando si sono resi conto che il confine polacco era sigillato, era troppo tardi: i soldati bielorussi non li avrebbero fatti rientrare.
I migranti – tra 3.000 e 4.000 persone secondo le autorità polacche , principalmente da regioni del Medio Oriente dilaniate dal conflitto come Iraq, Siria, Yemen e Afghanistan – sono arrivati in Bielorussia dopo che il governo ha allentato le regole sui visti ad agosto, fornendo un servizio più sicuro, percorso più facile verso il confine dell’UE.
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